Metti che un amico virtuale , conosciuto tramite il blog, si materializzi all'improvviso... Metti che sia in astinenza da ricotta da almeno due anni... E metti che proprio ieri sia stata Santa Lucia...Che fai, non la organizzi una cuccìa in quattro e quattr'otto?Placati i primi appetiti con un signor cannolo di Lillo Freni, subito in cucina, a preparare l'antico dolce devozionale. La leggenda narra che, durante una carestia, a Siracusa,la Santa abbia fatto arrivare un carico di grano che i siracusani, affamati, non macinarono nemmeno e mangiarono subito,dopo averlo semplicemente cotto, ma leggiamo le parole che a questo dolce dedica Anna Martano...
..."In Sicilia il culto di Santa Lucia si sovrappone e sostituisce al preesistente culto pagano di Demetra-Cerere, dea delle messi e, quindi, del grano e la Cuccìa (che deriva dal greco " kokkìa ", grani) è uno dei piatti più antichi della nostra cultura. Era considerato cibo di buon augurio e quindi la tradizione imponeva che la cuccìa venisse distribuita a parenti, vicini di casa ed anche agli animali domestici, tanto che nelle masserie contadine veniva posta nelle stalle a disposizione del bestiame. Ne esistono infinite varianti, da quella semplicissima con solo sale e olio, a quella con il vino cotto, o ancora con i legumi.E poi, la più golosa di tutte,quella con la ricotta"...
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