Lulù mignon , il dolce della domenica

Lulù mignon

Il dolce della domenica





La domenica il dolce è sacro. Nel senso che, senza, la domenica non sarebbe tale. Almeno a casa mia. Ma anche in gran parte delle tavole meridionali, sulle quali la domenica si festeggia ancora concludendo il pranzo con un dessert. Spesso si tratta di dolci acquistati in pasticceria, che soprattutto in questo giorno sono un tripudio di torte, pasticcini e dolci vari. La domenica,solitamente  si delega al professionista la conclusione del pranzo,quasi che il dessert domenicale necessitasse del valore aggiunto del lavoro del pasticcere per assurgere di diritto al livello di 
"Dolce della domenica". 
La classica torta casalinga, i biscotti appena sfornati, di domenica non ci sembrano sufficienti: abbiamo bisogno di tornare a casa con la "guantiera", nome con cui al sud si indica il tradizionale vassoio ricolmo di paste o cannoli...
Fino la settimana scorsa.
 Adesso, con tutte le pasticcerie chiuse, ci si adatta, rinunciando, o reinventandosi pasticceri, come me oggi. Ho provato a rifare un dolce della tradizione messinese, il Lulù.
Non avevo fatto caso al fatto che si chiamasse come la mia bellissima nipotina, a cui lo dedico. Si tratta di pasta choux fatta cuocere all'interno di stampi che ne determinano la caratteristica forma a fungo. Solitamente sono farciti con panna o crema, e vengono serviti cosparsi da una montagna di zucchero a velo. E' veramente una goduria, dopo il primo morso, affondare nella montagna di panna o crema , al suo interno, e riaffiorarne sempre con il naso reso candido dallo zucchero a velo. Sì, perché una cosa è mangiarlo con la forchettina,come il bon ton indicherebbe, un'altra è prenderlo fra le mani ed immergercisi dentro, come facevano i miei figli da piccoli e come faranno Lulù e Lolò appena finalmente potrò prepararli anche a loro... 
Oggi eravamo solo in tre, e ne ho preparato  solo qualcuno grande, farcendoli di crema di ricotta, non avendo la panna. Gli altri, li ho fatti piccolini, utilizzando gli stampi dei babà mignon, e penso di farcirli con la crema, ma domani.
Nota: ho voluto provare anche la versione all'olio : fantastici!
Fatemi sapere se ci provate anche voi!

Ingredienti

250 g di acqua
100 g di burro o strutto
 ( per la versione all'olio,70 g di olio extravergine di oliva)
150 g di farina
4 uova grandi
3 g di sale


Ponete in un tegame l'acqua, insieme al grasso ed al sale. Appena si raggiungerà il bollore, ed il grasso sarà sciolto, allontanate il tegame dal fornello ed aggiungete in una sola volta la farina, mescolando vigorosamente, fin quando si creerà un composto unico. Riportate sul fornello e mescolate fino a quando il composto si staccherà dalle pareti e comincerà a fare il caratteristico sfrigolio. Versate tutto in una ciotola, fate intiepidire ed iniziate ad unire le uova, ma una per volta, non aggiungendo il successivo fino a quando il precedente non è stato completamente assorbito. Ponete la pasta choux in una sacca, munita di bocchetta preferibilmente liscia, e distribuitene il contenuto negli stampi da babà, , ma senza arrivare all'orlo. Portate il forno a 230°. Infornate su una placca ricoperta da carta da forno  per 10 minuti, aprite il forno , velocemente fate cadere gli stampi sulla placca, aiutandovi con il manico di un mestolo , e continuate a cuocere per altri 10', ma a 200°. Sfornate e fate freddare.
I Lulù possono essere farciti con panna montata,con crema diplomatica, ma anche con la ricotta, come ho fatto io. 
Saranno comunque buonissimi.


NOTA: ho voluto provare a farli con l'olio, al posto del burro o dello strutto. Favolosi! Sotto, vi metto le foto.




Bignè, Eclairs e Paris Brest all'olio di oliva


Pasta choux all'olio di oliva




Prova pasta choux all'olio.

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