Orecchiette cacio e pepe con germogli di luppolo e couscous di bastardone
per la prova creativa di Mtc-s-chool
Per la seconda prova di Mtc-s-chool,la prova creativa, sono stata indecisa fino alla fine. Come al solito, mille idee fra cui scegliere e da qui a ridurmi agli ultimi giorni è stato un tutt'uno. Avevo pensato a qualcosa con il pesce, e prima di decidere per quest'ultima versione, avevo provato anche dei fusilloni con carciofi, palamita e pepe rosa, ma non mi soddisfaceva completamente e allora, complice l'orto di mio padre che saccheggio quasi quotidianamente e un bellissimo cavolfiore viola appena acquistato, ecco la mia proposta.
Non ci crederete, ma ero rimasta anche senza pasta lunga, cosa stranissima perché mio marito mangerebbe soltanto quella, e allora la scelta delle orecchiette è stata quasi obbligata, ma non me ne sono pentita affatto.
I germogli di luppolo, o bruscandoli, sono i primissimi; qui da noi sono chiamati asparagi selvatici,e il sapore li ricorda molto, e il cavolfiore ho voluto usarlo in parte saltato a lamelle e in parte crudo, grattugiato a mo' di couscous. Così ne ho mantenuto il colore, bellissimo, e la croccantezza.
La base? ma una cacio e pepe, naturellement!
Ingredienti
Per due persone:
200 g di orecchiette
60 g di pecorino romano
pepe nero in grani
100 g di bruscandoli, nettati
200 g di cimette di cavolfiore viola
olio extravergine
sale
Procedimento
Porre a bollire abbondante acqua per la cottura della pasta. Procedere come per una classica cacio e pepe, come descritto qui ,mescolando in una ciotola il pecorino con poca acqua di cottura .
Mentre si porta a cottura la pasta , e dopo aver aggiunto poco sale ( in media 4/5 grammi per litro di acqua), sbollentare i bruscandoli, scolarli e ripassarli con mezzo spicchio di aglio ( che poi andrà eliminato) e poco olio, in una padella, insieme a metà delle cimette del cavolfiore, tagliate a lamelle sottili. Scolare le orecchiette 4 minuti prima di una cottura al dente, versarle in padella e completarne la mantecatura, aggiungendo pepe e poca acqua di cottura Gli amidi della pasta, l'olio e l'acqua creeranno un'emulsione che avvolgerà la pasta. Un minuto prima che arrivi a completa cottura, saltare la pasta e, fuori dal fuoco, versare la crema di pecorino fatta precedentemente, ultimando la mantecatura. Completare con il restante cavolfiore, grattugiato sopra ,e ancora un pizzico di pepe pestato al momento.
Non ci crederete, ma ero rimasta anche senza pasta lunga, cosa stranissima perché mio marito mangerebbe soltanto quella, e allora la scelta delle orecchiette è stata quasi obbligata, ma non me ne sono pentita affatto.
I germogli di luppolo, o bruscandoli, sono i primissimi; qui da noi sono chiamati asparagi selvatici,e il sapore li ricorda molto, e il cavolfiore ho voluto usarlo in parte saltato a lamelle e in parte crudo, grattugiato a mo' di couscous. Così ne ho mantenuto il colore, bellissimo, e la croccantezza.
La base? ma una cacio e pepe, naturellement!
Ingredienti
Per due persone:
200 g di orecchiette
60 g di pecorino romano
pepe nero in grani
100 g di bruscandoli, nettati
200 g di cimette di cavolfiore viola
olio extravergine
sale
Procedimento
Porre a bollire abbondante acqua per la cottura della pasta. Procedere come per una classica cacio e pepe, come descritto qui ,mescolando in una ciotola il pecorino con poca acqua di cottura .
Mentre si porta a cottura la pasta , e dopo aver aggiunto poco sale ( in media 4/5 grammi per litro di acqua), sbollentare i bruscandoli, scolarli e ripassarli con mezzo spicchio di aglio ( che poi andrà eliminato) e poco olio, in una padella, insieme a metà delle cimette del cavolfiore, tagliate a lamelle sottili. Scolare le orecchiette 4 minuti prima di una cottura al dente, versarle in padella e completarne la mantecatura, aggiungendo pepe e poca acqua di cottura Gli amidi della pasta, l'olio e l'acqua creeranno un'emulsione che avvolgerà la pasta. Un minuto prima che arrivi a completa cottura, saltare la pasta e, fuori dal fuoco, versare la crema di pecorino fatta precedentemente, ultimando la mantecatura. Completare con il restante cavolfiore, grattugiato sopra ,e ancora un pizzico di pepe pestato al momento.
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