Piadina delle Eolie
Oggi si festeggia la piadina, sul Calendario del cibo italiano.
Di origini romagnole , come potrete leggere in maniera esaustiva qui , avevamo pensato di proporne una per ogni spiaggia ,famosa per tutti o solo per noi.
La spiaggia a cui sono legata , con testa, pancia e cuore è quella di Torre Faro, che ho frequentato da sempre, proprio sullo Stretto di Messina, là dove il Tirreno si incontra con lo Ionio.
Di fronte abbiamo Scilla, ed il mito di Scilla e Cariddi risuona ancora nei miei orecchi di bambina, così come la leggenda di Fata Morgana, che vorrebbe legato a sè un effetto specchio che lo Stretto assume in particolari condizioni climatiche e che secondo la leggenda riporterebbe alla luce un vecchio paese sommerso dalle acque del mare.
Ma ancora, quella spiaggia mi ha visto crescere, ha sorriso ai miei primi amori, mi ha ritrovato donna e con bimbi, e adesso... Beh, adesso sono nonna, e andarci con i nipotini mi mette una nostalgia così struggente che preferisco andare altrove..
Così, la mia piadina la dedico alle Eolie, le isole così vicine alla mia città e così desiderate da quanti sognano l'estate.
Quando ero ragazza , la mia spiaggia ,a volte, mi stava stretta, ed anche io sognavo di trascorrere una vacanza alle isole Eolie.
Quindi, oggi, si va alle Eolie!
Di origini romagnole , come potrete leggere in maniera esaustiva qui , avevamo pensato di proporne una per ogni spiaggia ,famosa per tutti o solo per noi.
La spiaggia a cui sono legata , con testa, pancia e cuore è quella di Torre Faro, che ho frequentato da sempre, proprio sullo Stretto di Messina, là dove il Tirreno si incontra con lo Ionio.
Di fronte abbiamo Scilla, ed il mito di Scilla e Cariddi risuona ancora nei miei orecchi di bambina, così come la leggenda di Fata Morgana, che vorrebbe legato a sè un effetto specchio che lo Stretto assume in particolari condizioni climatiche e che secondo la leggenda riporterebbe alla luce un vecchio paese sommerso dalle acque del mare.
Ma ancora, quella spiaggia mi ha visto crescere, ha sorriso ai miei primi amori, mi ha ritrovato donna e con bimbi, e adesso... Beh, adesso sono nonna, e andarci con i nipotini mi mette una nostalgia così struggente che preferisco andare altrove..
Così, la mia piadina la dedico alle Eolie, le isole così vicine alla mia città e così desiderate da quanti sognano l'estate.
Quando ero ragazza , la mia spiaggia ,a volte, mi stava stretta, ed anche io sognavo di trascorrere una vacanza alle isole Eolie.
Quindi, oggi, si va alle Eolie!
Per quanto riguarda la piadina, vorrei provarne una di grani antichi siciliani , non so ancora se con lo strutto regalatomi da un amico di mio figlio Marco, o solo ottimo olio siciliano.
Per la farcia, invece, ho scelto l'insalata eoliana, classica.
Ingredienti
Farina "niura"di grano duro siciliano g 250
Acqua g 125
Olio evo g 50
Un pizzico di bicarbonato o lievito per torte salate
Un pizzico di sale
Pomodorini g 400
Un cipollotto
Lattuga g 200
Olive siciliane g 150
Capperi e cucunci g100
Basilico fresco o origano
Olio evo
Sale
Pepe
Procedimento
Per la piadina, fare la fontana, versare al centro olio ,bicarbonato e sale, ed impastare versando l'acqua, fino ad ottenere un composto non appicicoso. Far riposare, formare sei palline e stenderle con il mattarello non troppo sottili. Cuocerle in padella antiaderente, voltandole quando compariranno le prime bolle.
Per l'insalata eoliana, tagliare i pomodorini , mescolarli agli altri ingredienti e condire con sale, pepe, olio e basilico fresco o origano.
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